È un albero millenario, quello dei Cento Cavalli. Silenzioso e fiero ha viaggiato tanto, anche se non si è mai mosso. Restando fermo, ha incontrato il mondo. Nella sua lunga vita ha visto passare davanti a sé animali, uomini e donne, bambini, aerei, navi, insetti. Ha resistito a guerre, eruzioni, incendi, agli attacchi del tempo, delle intemperie e dell’uomo. Le tavole si riempiono di decorazioni, forme, colori e stili diversi, che mutano di pari passo col tempo che scorre. Lo sguardo millenario dell’albero ci racconta la Storia e le storie, smaschera le assurdità degli esseri umani, mostra un nuovo punto di vista sulle cose. L’albero che ha ispirato questa storia esiste davvero. È uno degli alberi più antichi e grandi al mondo e si trova lungo il pendio che porta all’Etna, a Sant’Alfio di Catania. Ha 2200 anni, come ha dimostrato uno studio del CREA, basato sull’impronta genetica. Nel 2008 l’UNESCO l’ha proclamato Il Castagno dei cento cavalli “Monumento Messaggero di Pace” La sua storia si fonde con la leggenda, cui deve il nome. Si narra infatti che una notte, durante un tremendo temporale, la regina Giovanna d’Aragona, i suoi cento cavalieri e i loro cento destrieri siano riusciti a trovare tutti riparo sotto le immense fronde del castagno. Età di lettura: da 4 anni.
Le “impressioni” delle Libraie
In 2000 anni, deve averne viste di cose.
Gek Tessaro ne ha immaginate alcune, dando voce ad uno dei monumenti naturali più straordinari d’Italia e, si può dire, del mondo, dal momento che si tratta di uno degli alberi più antichi sulla terra.
L’Albero dei Cento Cavalli, edito da Edizioni Lapis i, racconta in prima persona la vita del Castagno dei Cento Cavalli, nato e cresciuto alle pendici dell’Etna, custode del tempo e fonte di leggende.
Una lunghissima vita conquistata centimetro dopo centimetro, con tenacia. Una vita fortunata, perché in tanti secoli di vita moltissime sono le minacce. Una vita protetta, da quando nel ‘700 è stato dichiarato protetto dal Tribunale dell’Ordine del Real Patrimonio di Sicilia.
Una vita piena di incontri, sebbene non si sia mai spostato.
Anche io, nata a pochi chilometri da lui giusto una ventina di secoli dopo (o forse più), l’ho incontrato, ancora troppo piccola per accorgermi di avere di fronte un essere vivente davvero straordinario. Incontrandolo di nuovo fra le pagine – che stupore trovare un albo che ne parlasse! -ho desiderato subito di tornare a trovarlo.
Ecco allora che oggi vi invito ad incontrarlo anche voi, almeno attraverso l’albo di Tessaro. E se vi trovate in Sicilia, andate a fargli un saluto, con la cura di ricordare che si tratta di un vecchio saggio e non di una star. Ma non importa che ve lo dica io: leggendo, lo capirete.
Elena